Il settore farmaceutico si è trovato in questo periodo di fronte a sfide enormi, senza precedenti, che hanno coinvolto la vita di tutti noi. Si tratta di un comparto enorme e ramificato, che va dalle big company multinazionali fino alle piccole farmacie. E oggi possiamo dirlo: nel complesso, ha reagito in maniera ottimale a queste fasi di emergenza senza precedenti, con eccellente reattività. E continua a farlo. 

Come è stato possibile? Naturalmente, non c’è una risposta univoca.  

Le motivazioni sono varie e sfaccettate, l’impegno di tutti gli attori di questa Industry è stato grandissimo. Però una certezza l’abbiamo: questa reazione così rapida ed efficace sarebbe stata impossibile senza la Digital Transformation, una rivoluzione che era già in atto, in questo comparto, a tutti i livelli.  

Quando abbiamo parlato dei vantaggi e applicazioni dei Big Data nel settore, siamo partiti dalle basi della rivoluzione digitale. Se i Big Data sono il carburante, l’Intelligenza Artificiale costituisce la centralina che mette in moto il cambiamento nel farmaceutico, rendendo la “macchina” ogni giorno sempre più efficiente. Come si comprende, i due aspetti sono intimamente correlati. 

Ed è proprio al tema dell’intelligenza artificiale nel settore Pharma che dedichiamo questo nuovo articolo. 

 

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Di che cosa parliamo quando parliamo di AI? 

AI, Artificial Intelligence: una buzzword sulla bocca di tutti, che spesso viene sventolata come uno slogan, finendo per perderne il significato concreto e operativo. 

Prendiamo dunque avvio definendo rapidamente i confini di questo campo così vasto, appoggiandoci ad alcune definizioni fornite da Accenture. 

In primis, è importante sottolineare che l’Intelligenza Artificiale non è una cosa sola, ma è “un insieme di tecnologie differenti che interagiscono per consentire alle macchine di percepire, comprendere, agire e apprendere con livelli di intelligenza simili a quelli umani” (fonte: Accenture). 

Procedendo nella nostra analisi, si possono distinguere due tipi di Intelligenza Artificiale: 

  1. AI ristretta (o debole): quella più diffusa nella nostra vita quotidiana, che riguarda ambiti d’azione specifici, relativi a singoli compiti che sono spesso molto consequenziali. L’obiettivo primario, in questo tipo di applicazioni, è l’aumento dell’efficienza di tutti i processi. 
  1. AI generale (o forte): qui siamo in un campo ampio e in continua mutazione, quello che riguarda i sistemi informatici in grado di “pensare” in modo strategico, astratto e creativo, “con la capacità di gestire una serie di compiti complessi”. 

Mettiamolo subito in evidenza: le applicazioni dell’intelligenza artificiale nel settore Pharma coinvolgono entrambi i versanti. Queste applicazioni sono moltissime, alcune sono intrecciate con processi riguardanti altri comparti a cui il Pharma è collegato, sono in continuo cambiamento, e non può essere questa la sede per offrire una panoramica completa ed esaustiva. 

Eccovi un dato eloquente: circa il 50% delle company del settore farmaceutico e dell’healthcare implementerà strategie di Intelligenza Artificiale entro il 2025 (fonte: pharmanewsintel.com). 

Ed ecco una precisazione fondamentale: implementazione dei sistemi di AI non significa sostituzione dell’umano con la “macchina”. Al contrario, si parla di una collaborazione sempre più stretta, al fine di mettere davvero l’essere umano, il paziente, al centro di tutto: in poche parole, la Customer Experience. Questo è il punto chiave che va sempre tenuto presente! 

Nel proseguo di questo articolo abbiamo isolato 4 macro-tematiche che coprono ambiti tra loro molto differenti, ma interconnessi. In questo modo vogliamo offrire a chi legge una panoramica il più possibile ampia sull’intelligenza artificiale nel settore Pharma: un punto di partenza per ulteriori approfondimenti. 

 

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 1. Le Smart Factory e una nuova logistica

La Smart Factory è l’unità di base di quella che viene spesso definita come Quarta Rivoluzione Industriale, o Industry 4.0. Un processo che – naturalmente – riguarda tutti i comparti, non solo quello farmaceutico. 

Per dirla in breve, si tratta di portare la Digital Transformation negli stabilimenti produttivi, aumentando la connettività tra le macchine, attraverso sistemi di IoT (Internet of Things) e implementando l’analisi dei dati, il machine learning e tutte le dinamiche del data-driven. 

Gli obiettivi e i vantaggi? 

  • Massimo controllo sui processi 
  • Ottimizzazione lungo tutte le catene produttive 
  • Incremento deciso della produttività 
  • Incremento della sicurezza  

Ma non è tutto: le fabbriche 4.0 sono la svolta necessaria per ridurre il time-to-market, rispondendo alle sfide di un contesto che richiede la massima reattività, con risposte rapide, scalabili, flessibili. 

Infine, c’è l’enorme tema della logistica e della distribuzione. Un altro versante davvero delicato per il Pharma, che necessita di una rete distributiva capillare, rapida, capace di reagire agli stress velocemente e in maniera automatizzata. Il tutto senza implodere e mantenendo una complessa scala di priorità (basti pensare alla differenza tra la distribuzione di farmaci urgenti e di quelli ordinari, al tema della deperibilità, oppure alle richieste che possono procedere per ondate talvolta impreviste, con tutte le complesse conseguenze del caso). 

Di nuovo, in questo campo l’unica risposta possibile arriva dal digitale e dai sistemi di Intelligenza Artificiale, capaci di processare un numero enorme di dati e input differenti trasformandoli, in tempi strettissimi, in output e decisioni efficaci e funzionali. 

2. Un boost per il fronte ricerca e sviluppo

Sul fronte della Ricerca & Sviluppo ci siamo già soffermati indagando il tema dei Big Data. Ancora una volta, il punto di partenza è la raccolta e l’analisi dell’informazione. Il punto di arrivo è la capacità di interpretare e rendere operative queste analisi. Ed è appunto quello che deve fare l’intelligenza artificiale nel settore Pharma. 

Come si traduce tutto questo? 

  • Riduzione delle tempistiche per la scoperta e lo sviluppo dei nuovi farmaci. 
  • Efficienza nel reclutamento di volontari per i trial clinici, sia in termini di tempistiche che di individuazione dei profili più adatti. 
  • Individuazione di nuove combinazioni terapeutiche. 
  • Supporto per screening e diagnosi. 
  • Maggior qualità nel prodotto farmaceutico finale.
  • Incremento nella sicurezza. 
  • Abbattimento dei costi e diminuzione degli sprechi. 
  • Possibilità di ricalibrare in maniera molto rapida le ricerche e lo sviluppo sulla base dell’interpretazione dei primi risultati. 

È evidente che stiamo parlando di un vasto insieme di fattori di massima importanza. E il punto da tenere sempre a mente è che l’applicazione dei sistemi di AI ha un impatto benefico enorme su tutti questi, contemporaneamente. Quello che si innesca è un potente circolo virtuoso. 

È del 2020 la notizia del primo farmaco realizzato interamente con il supporto dell’intelligenza artificiale: si tratta della molecola DSP- 1181, sviluppata dalla startup Exscientia, in collaborazione con l’azienda giapponese Sumitomo Dainippon Pharma, per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo. 

Tutto in 12 mesi, per un lavoro che, con i metodi tradizionali, avrebbe impiegato diversi anni (fonte: europeanpharmaceuticalreview.com). 

3. IoMT e terapie 4.0

Sotto la sigla IoMT (Internet of Medical Things) si raccolgono le tecnologie e i dispositivi digitali per la salute e il benessere delle singole persone. 

Dalle applicazioni per smartphone ai dispositivi wearable, fino ai sensori ingeribili o impiantabili sotto pelle. Un altro campo davvero vasto e in portentosa espansione, a cui abbiamo già accennato.

La conseguenza di tutto ciò è il miglioramento delle combinazioni terapeutiche, che si fanno più rapide (anche in tempo reale) e attendibili. Inoltre – e questo è un aspetto davvero centrale – la terapia si fa sempre più personalizzata. Una vera e propria svolta che prende il nome di “medicina di precisione(fonte: Medline Plus). 

Inoltre, la combinazione tra IoMT e Intelligenza Artificiale è – e sarà sempre più – un formidabile supporto per tutto quello che riguarda la prevenzione: dalle patologie tumorali, fino alla salute mentale o ai problemi neurodegenerativi motori. 

Infine: non solo prevenzione. Grazie all’IoMT, infatti, è possibile stabilire un’interazione più frequente e ravvicinata con il singolo individuo, che sarà così più portato a monitorare ed eventualmente modificare comportamenti e abitudini dannosi, su breve o lungo termine. 

4. Il paziente al centro: le farmacie e la nuova comunicazione digitale personalizzata

Siamo partiti dalle fabbriche 4.0, siamo passati ai grandi numeri della Ricerca & Sviluppo, dunque all’IoMT e alle terapie sempre più su misura…ed eccoci finalmente a stringere il cerchio sulle singole persone, i singoli pazienti. 

Anche nel Pharma, il percorso dev’essere sempre dal digitale al fisico, dai Big Data alle relazioni con gli individui. E la prima linea di queste relazioni è costituita – senza dubbio – dalle farmacie disseminate sul territorio. L’applicazione dei sistemi di intelligenza artificiale nel settore Pharma riguarda, in maniera sempre più importante, anche questa rete, così ramificata e che fa parte delle abitudini quotidiane di tutti noi. 

Anche nel “piccolo mondo” della farmacia i risvolti dell’AI sono molteplici e fondamentali. C’è l’ottimizzazione del lavoro stesso del farmacista. Il miglioramento della gestione del magazzino e degli ordini. E c’è soprattutto l’attenzione alla soddisfazione dei clienti. Quest’ultimo punto, in particolare, è decisivo. E si traduce nella necessità di affiancare e integrare il versante tradizionale con quello digitale. 

Nel concreto, dunque: partire dalla digitalizzazione dei sistemi di CRM (Customer Relationship Management), per arrivare a costruire una nuova comunicazione digitale automatizzata, always-on e personalizzata con il singolo paziente. 

Eccovi un esempio, raccontato in poche parole. Affidandosi ad aziende come Doxee, è possibile partire dai dati raccolti nel proprio CRM per produrre comunicazioni digitali efficaci, funzionali, coinvolgenti come i video personalizzati: cioè video che si adattano alle caratteristiche dei singoli destinatari e alle loro scelte di navigazione, in tempo reale e in maniera interattiva. 

In questo modo si costruisce un dialogo one-to-one anche in modalità digitale, utile per facilitare gli acquisti o la richiesta di consigli e consulenze. 

Un dialogo che si integra con quello fisico. E i due aspetti, finalmente, si rafforzano a vicenda, con benefici per tutti: dalle aziende, alle farmacie, fino ai pazienti!