Articolo aggiornato il 15/06/2023

 

L’importanza degli strumenti digitali

I pagamenti digitali sono il futuro, ma in questo presente di emergenza sono diventati fondamentali. Nell’articolo ne vediamo i grandi vantaggi, quelli più immediati e quelli meno intuitivi (ma non per questo meno interessanti).

Il digitale ha cambiato le nostre vite. Le ha rese più semplici, interconnesse, efficienti. Ha trasformato le nostre società e ha rivoluzionato i nostri sistemi economici e produttivi, in profondità, fin nelle radici. E questo non di certo da ieri, ma in un periodo di crisi come questo – inaspettato, imprevisto, imprevedibile – il digitale sta facendo molto di più. Ci sta letteralmente salvando. Ci sta permettendo, come singoli cittadini, di sbrigare pratiche urgenti e non rimandabili direttamente dai nostri computer e smartphone, senza creare assembramenti e file agli sportelli, mettendo a repentaglio la nostra salute e quella degli altri. Sempre grazie al digitale, stiamo riuscendo a svagarci e distrarci, in un periodo così difficile e a restare in contatto – seppur a distanza – con i nostri affetti, gli amici, i familiari. E – in ultimo, ma non da ultimo – il digitale è quello che sta rendendo possibile che la vita economica, produttiva e amministrativa possa andare avanti, seppur in mezzo a mille difficoltà: grazie allo smartworking, alle piattaforme di archiviazione e condivisione, alla dematerializzazione e a tutti gli altri strumenti messi a disposizione dalla Digital Transformation.

Sono strumenti diventati sempre più essenziali già in tempi “normali”, che oggi diventano vitali e irrinunciabili. Domani – finita l’emergenza – siamo sicuri che il loro ruolo sarà sempre più centrale.

Tra questi strumenti, uno dei più preziosi e ormai consolidati (ma forse non ancora a sufficienza) è quello dei pagamenti digitali. In questo articolo inizieremo mettendo a fuoco le linee generali e lo stato dell’arte su questo tema. Analizzeremo poi i vantaggi e i benefici dei pagamenti digitali, rispetto alle modalità di pagamento tradizionali: sia quelli macroscopici, che quelli meno evidenti (ma non per questo meno importanti). Infine, cercheremo di individuare i nuovi trend all’interno di questo settore.

 

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Pagamenti digitali: a che punto siamo ora?

Bastano pochi dati, tutti molto chiari ed eloquenti, per rendersi conto di quanto i pagamenti digitali stiano assumendo un ruolo sempre più importante, generalizzato e pervasivo.

Eccone uno, su tutti: al termine del 2022 il mercato dei pagamenti digitali in Italia ha quasi sfiorato i 400 miliardi di euro. Ci sono colossi del settore che stanno consolidando le loro posizioni, come il cinese WeChat Pay, AliPay, l’ormai “classico” PayPal, il galoppante Apple Pay, Satispay; ma nella stessa direzione si stanno muovendo – solo per fare alcuni esempi noti – Amazon, Google, Samsung.

Non sono solo le company del settore tecnologico a muoversi in questa direzione; sulla loro scia, ormai da diverso tempo, si stanno muovendo le amministrazioni pubbliche (con le conseguenti legislazioni), ma anche le aziende di quasi tutti i comparti produttivi. Si pensi, ad esempio, al settore delle Utility e ai molteplici vantaggi che tutti noi sperimentiamo con la possibilità di pagare le bollette senza recarci in uno sportello fisico, a maggior ragione in questo periodo, e di sbrigare questa incombenza in pochi clic, o in pochi tap sul nostro smartphone.

Gli smartphone… appunto. Concludiamo il paragrafo concentrandoci su questo. Si prevede infatti che entro la fine del 2023 circa 1,31 miliardi di persone nel mondo effettuerà pagamenti digitali dal suo dispositivo mobile. Inoltre, nel 2024, il valore totale dei pagamenti digitali dovrebbe attestarsi su 3081 milardi di dollari; contro i “soli” 881 miliardi di dollari del 2018. Con un tasso di crescita annuale davvero impressionante: +23,2%.

Da cosa deriva, dunque, questa crescita così poderosa e generalizzata dei pagamenti digitali? La risposta è molto semplice: dagli enormi vantaggi che ne derivano, sia per i singoli individui, che per le aziende, che per le amministrazioni. Nel paragrafo seguente ne individueremo i principali.

 

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I molteplici vantaggi dei pagamenti digitali

I vantaggi dei pagamenti digitali rispetto ai metodi tradizionali sono davvero molti; riguardano i privati, le imprese e i loro clienti, le amministrazioni. Insomma, riguardano tutti. Alcuni di questi vantaggi sono molto diretti e intuitivi, altri sono indiretti ma non meno preziosi.

Qui cercheremo di raccoglierli tutti in tre macro-aree. Le prime due sono ormai date per assodate. La terza, invece, è meno scontata (…ma molto interessante):

 

1. Risparmi economici (e di tempo)

Il denaro digitale, innanzitutto, costa meno. Principalmente perché è più “efficiente”. Le amministrazioni, le aziende, i singoli cittadini sprecano molto tempo e molte risorse (e le due cose vanno di pari passo) per effettuare pagamenti nelle modalità tradizionali.

Con il digitale, tutte queste lungaggini sono sostituite da pochi clic.

 

2. Sicurezza e trasparenza

In passato, uno dei grandi timori nei confronti dei pagamenti digitali era costituito dal tema della sicurezza. Oggi non è più così e il rapporto si è ribaltato.

Il denaro digitale passa attraverso piattaforme iper-sicure (e che migliorano le proprie performance in maniera costante) e, oggi, è molto più facile vedersi sottratto del denaro cash, che del denaro digitale. Pensate, inoltre, alla possibilità di bloccare i vostri conti digitali, in caso di furti o attacchi informatici; lo stesso non potrà mai accadere se vi sottraggono il portafoglio.

Oltre a questo, c’è il grande tema della trasparenza, che è di vitale importanza per le amministrazioni e le aziende. Ma che è una richiesta sempre più forte anche da parte delle singole persone. Con i pagamenti digitali, tutto è tracciato e archiviato in maniera efficiente, comoda, e facilmente recuperabile.

 

3. Un miglior rapporto tra persone e aziende (o amministrazioni)

Il momento del pagamento, da sempre (e così sempre sarà) è uno dei touchpoint più scivolosi nel rapporto tra un cliente e un’azienda, così come tra un cittadino e un’amministrazione. Certo, difficilmente pagare può trasformarsi in un piacere, però è anche vero che non deve trasformarsi in un’odissea, in una catena continua di fastidi.

Ci sono aziende (o amministrazioni) che sono riuscite a trasformare questo punto di contatto in un momento di dialogo con l’utente, che può pagare in pochi clic, nella massima comodità e trasparenza. Certo, ma che può anche comunicare in maniera fluida, semplice e personalizzata con la company. Insomma: l’incombenza del pagamento, può trasformarsi in una finestra di dialogo, in un’occasione di Customer Care.

Un esempio? La “bolletta personalizzata”, messa in pista da Doxee, per alcuni colossi dell’Utility Industry come A2A, Engie e Fastweb.

 

Il futuro dei pagamenti digitali

Ormai è chiaro: il futuro dei pagamenti è il digitale. La complicata crisi che stiamo vivendo non farà che accelerare questa tendenza già in atto. Proviamo però a spingerci ancora oltre, a rendere ancora più fine la nostra analisi.

All’interno di questa tendenza generale, quali saranno – più nello specifico – i nuovi trend che già oggi iniziano a prendere forma? Di seguito ne isoliamo 5.

 

1. La generazione Z

Si tratta dei giovani nati tra la seconda metà degli anni ’90 e la fine degli anni Duemila. Ragazzi e ragazze per cui il mondo è sempre stato un “luogo digitale”. Per queste fasce di popolazione, i pagamenti digitali sono la norma.

 

2. Mobile first

Più che un trend, qui parliamo di assoluto presente. Nel mondo ci sono circa 3,5 miliardi di smartphone. È naturale che la gran maggioranza dei pagamenti digitali, dunque, arrivi da questi device. Abbiamo già visto sopra i numeri poderosi di questa crescita. E tutto ciò si traduce nella necessità di disegnare piattaforme intuitive e ottimizzate per questo tipo di navigazione.

 

3. Reward

Passare ai pagamenti digitali è più comodo, più efficiente e più sicuro è vero, ma a volte questo non basta a modificare le abitudini di un certo tipo di utente, di cittadino o di cliente. Un buon metodo per invogliare il cambiamento può essere quello di garantire benefit e reward personalizzati. Una strategia messa in atto da quasi tutti i player del settore dei pagamenti digitali.

 

4. Sempre più personalizzazione

Abbiamo visto sopra come il momento del pagamento può trasformarsi in un nodo delicato e fondamentale del dialogo tra azienda e cliente, tra amministrazione e cittadino. E per far funzionare al meglio questo dialogo, la via maestra è la personalizzazione. Non più una comunicazione one-to-many, fredda e uguale per tutti, ma tante singole comunicazioni su misura, in ottica one-to-one, come quelle disegnate da Doxee per qualsiasi tipo di comparto industriale.

La User Experience, infatti, sarà sempre più il fattore che deciderà la reputation di una company, il tasso di fidelizzazione, la sua competitività.

 

5. Sempre più tecnologia… e sempre più sicurezza

Le innovazioni che si intravedono all’orizzonte sono moltissime, nell’ambito dei pagamenti digitali. Quasi tutte sono rivolte, in particolare, all’incremento della cyber-security, un aspetto che non può che essere prioritario.

Ci sono le possibili applicazioni delle tecnologie blockchain, il passaggio sempre più deciso dalle carte ai “codici”, nuovi metodi di autenticazione (come quella biometrica), i cosiddetti mobile wallet, i pagamenti cashless, e tutta una serie di altre innovazioni che però vanno tutte in una medesima direzione: più sicurezza, più personalizzazione, più immediatezza.

Il digitale ci sta salvando, scrivevamo in apertura, sta mitigando gli effetti di una crisi molto complicata. Starà a tutti noi, in futuro, sfruttarne in maniera ancora più intelligente e “a misura d’uomo”, gli enormi vantaggi!