In un’epoca segnata dalla crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità ambientale, le aziende stanno prendendo sempre più coscienza del ruolo che possono giocare nel limitare le emissioni e nel minimizzare l’impatto delle loro attività sul pianeta. Ridurre la carbon footprint è ormai un impegno che le organizzazioni non possono evitare di assumere, non solo perché le normative nazionali e internazionali stanno fissando regole stringenti ma anche per una questione di reputazione: devono dare una risposta sostanziale alle pressioni esercitate collettivamente da consumatori sensibili al tema. Ecco perché le imprese stanno via via pianificando iniziative ad alto potenziale di decarbonizzazione mentre, allo stesso tempo, tendono ad assumersi un impegno concreto su questioni di responsabilità sociale. Questo approccio proattivo da un lato si allinea a una serie di principi etici sempre più diffusi, dall’altro offre alle aziende l’opportunità di creare un canale di comunicazione privilegiato con i clienti su questioni ambientali, sociali e di governance (ESG).

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L’impegno delle aziende per ridurre la loro carbon footprint: a che punto siamo

Molte tra le più grandi realtà economiche a livello globale sono attualmente impegnate nel programma “Net Zero”, che promuove e incoraggia tutte le azioni aziendali che hanno come obiettivo, idealmente, la totale eliminazione delle emissioni (emissioni dirette da fonti possedute o controllate, derivanti dalla generazione di energia elettrica acquistata o prodotte all’interno della catena del valore di un’azienda).

Secondo un recente report di Accenture, delle maggiori organizzazioni al mondo, più di un terzo (il 34%) partecipa al programma ma quasi tutte (il 93%) non riusciranno a raggiungere entro il 2030 gli obiettivi che si erano prefissate se non raddoppieranno il ritmo della riduzione delle emissioni.

Analizzando le azioni con cui le 2000 più grandi aziende pubbliche e private di tutto il mondo stanno limitando le loro emissioni, Accelerating Global Companies to Net Zero by 2050 rileva che la crescente inflazione dei prezzi dell’energia e l’insicurezza sull’approvvigionamento stanno incidendo negativamente sulle probabilità di successo delle iniziative di riduzione della carbon footprint. Tutto questo a fronte di un impegno che diventa, invece, ogni giorno più solido: sempre più aziende, infatti, stanno fissando obiettivi di decarbonizzazione chiari e pubblicamente visibili. Science-Based Targets Initiative (SBTi), per dire, ha registrato un aumento record del numero di obiettivi aziendali convalidati.

Pratiche sostenibili per l’eliminazione di operazioni carbon intensive

Per combattere il cambiamento climatico intervenendo attivamente sulla carbon footprint, oggi sempre più aziende implementano politiche incentrate su principi ESG, attraverso l’attuazione di pratiche sostenibili e la graduale eliminazione di operazioni carbon intensive.

Efficienza energetica ed energia rinnovabile

Tecnologie ad alta efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile possono ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di carbonio. Negli ultimi due decenni l’importo dei finanziamenti per la creazione di energia pulita è costantemente aumentato. Secondo quanto riporta Statista, gli investimenti in energia pulita worldwide, che ammontavano a 32 miliardi di dollari nel 2004, sono cresciuti fino a raggiungere un picco di 495 miliardi di dollari nel 2022, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Un aumento significativo, quindi, che indica come l’intero mercato sia maturato notevolmente grazie alla concomitanza di una serie di fattori, dal sostegno politico a un’industria in forte crescita fino all’emergere di società quotate in borsa che possiedono asset di energia rinnovabile.

Ottimizzazione della catena di approvvigionamento

Le emissioni di carbonio sono presenti anche lungo tutta la catena di fornitura, associate al trasporto e alla distribuzione. Collaborare con i fornitori per adottare pratiche sostenibili e ottimizzare la logistica può portare nel tempo a risultati più che positivi. In questo contesto la digitalizzazione e in particolare open data, analytics e intelligenza artificiale possono svolgere un ruolo fondamentale. L’intelligenza artificiale, nello specifico, è in grado di ottimizzare la catena di approvvigionamento e di aumentarne la trasparenza accelerando e affinando lo sviluppo di strategie di profilazione dei clienti basate sulla loro produzione di carbonio. Da una lato l’intelligenza artificiale contribuisce alla formulazione di previsioni più accurate e in questo senso migliora i processi lungo tutta la catena di approvvigionamento. Dall’altro può supportare la produzione di energia rinnovabile.

È anche vero, tuttavia, che l’IA stessa emette carbonio perché il suo funzionamento richiede hardware che consuma energia. Pertanto, se l’intelligenza artificiale può essere parte della soluzione, la sua carbon footprint deve comunque essere presa in considerazione nella valutazione complessiva delle iniziative mirate alla decarbonizzazione dei processi aziendali. Fornendo informazioni essenziali per calcolare la carbon footprint delle produzioni di diversi fornitori, gli open data possono aiutare le organizzazioni a prendere decisioni più informate e a identificare i soggetti più rispettosi dell’ambiente. In generale, sfruttando la potenza dei dati le aziende possono avere una visione completa e aggiornata in tempo reale delle loro catene di approvvigionamento e identificare tempestivamente le opportunità di riduzione delle emissioni.

Progettazione di imballaggi e prodotti ecologici

Le aziende stanno rivalutando le loro strategie di progettazione di imballaggi e prodotti per evitare gli sprechi e ridurre al minimo i materiali ad alta intensità di carbonio. Abbracciando materiali sostenibili e promuovendo il loro riciclo, le aziende possono limitare le emissioni di carbonio associate alla produzione e allo smaltimento, ottenendo un impatto positivo in termini di riduzione della loro carbon footprint.

Il percorso che procede dall’estrazione delle materie prime, passando per la produzione e il trasporto dei materiali di imballaggio e il loro utilizzo nel packaging dei prodotti fino alla consegna al cliente finale crea gravi conseguenze ambientali, in primo luogo il rilascio di volumi considerevoli di gas serra. Per mitigare questo impatto le aziende possono scegliere di adottare, anche nel caso della produzione e gestione dell’imballaggio, l’approccio tipico dell’economia circolare. Scegliendo materiali sostenibili derivati da fonti rinnovabili (che richiedono meno energia nel loro ciclo di vita e sono riutilizzabili o compostabili) le aziende possono ridurre significativamente il loro impatto ambientale.

Prendiamo per un momento in considerazione il settore dell’e-commerce, in cui l’imballaggio svolge un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza dei prodotti durante il trasporto. Qui, gli imballaggi flessibili, realizzati per esempio con carta riciclata, possono portare a una riduzione del 74% delle emissioni di gas serra rispetto all’utilizzo di carta vergine. E non è tutto: scegliendo di attuare queste pratiche le aziende contribuiscono ad ottenere un maggior controllo sui rifiuti di plastica da cui il pianeta è deturpato. Assumendo le modalità dell’economia circolare anche nel caso dell’alluminio vedremmo ridurre le emissioni di gas serra addirittura del 95% rispetto all’utilizzo di alluminio vergine.

Questo approccio, inoltre, si allinea perfettamente con la crescente domanda di soluzioni di imballaggio personalizzate che non siano solo funzionali ed esteticamente gradevoli, ma anche ecologiche. Un esempio? L’utilizzo di cotone riciclato negli imballaggi, una pratica che fonde la sostenibilità con il potente immaginario dei materiali naturali.

I processi che devono essere trasformati per incidere sempre meno sull’ambiente sono moltissimi. Noi ci soffermeremo su due in particolare che sono essenziali per aziende di qualsiasi settore e dimensione, perché hanno a che vedere con la gestione dei documenti: stampa e recapito.

Focus su stampa e recapito: come gestirle per ridurre la carbon footprint

Oltre alle pratiche che abbiamo appena descritto, le aziende devono prendere consapevolezza dell’impatto ambientale di processi come la stampa e il recapito di documenti – attività che fanno parte integrante delle routine produttive praticamente di qualsiasi organizzazione – e cercare modalità alternative.

Trasformazione digitale e iniziative paperless

Il passaggio alla documentazione digitale, alle firme elettroniche e alle piattaforme di comunicazione elettronica non solo riduce al minimo le emissioni di carbonio associate alla stampa, ma ne migliora anche l’efficienza e riduce i costi. Forse uno degli esempi più tangibili di digitalizzazione che ha un impatto positivo sull’ambiente e allo stesso tempo fornisce anche importanti vantaggi in termini di prestazioni aziendali è il “paperless office” (l’ufficio senza carta), una pratica ambientale molto valida in cui l’uso della carta è ridotto al minimo.

Le aziende attuano i principi del paperless office per una serie di ottime ragioni: 

  • la carta è costosa e diventerà sempre più inutile man mano che le tecnologie digitali si diffonderanno e diverranno via via più facili da usare; 
  • da un punto di vista ambientale, la riduzione dell’uso della carta consente di preservare alberi e risparmiare energia (quella che non viene più utilizzata per produrre e trasportare carta).

La produzione di carta libera ossidi di zolfo, ossidi di azoto e anidride carbonica, che contribuiscono alle piogge acide, ai gas serra e alla contaminazione delle acque. Secondo The World Counts circa il 26% dei rifiuti nelle discariche è costituito da carta e cartone. Inoltre, quando la carta marcisce, crea gas metano, che è 25 volte più tossico dell’anidride carbonica.

Se nell’eliminazione della carta i vantaggi ambientali sono evidenti, i benefici per il business sono altrettanto convincenti. Introducendo la gestione dei documenti senza carta nel flusso di lavoro, una azienda può risparmiare denaro su più fronti.

  • La carta occupa uno spazio fisico all’interno di locali che possono anche costare molto in termini di affitto.
  • I documenti digitali sono più semplici da gestire e molto più sicuri (i documenti cartacei sono, tra l’altro, più facili da perdere e più difficili da recuperare rispetto ai documenti archiviati digitalmente).

Dalla conversione di documenti cartacei esistenti in documenti elettronici all’uso del PDF per creare moduli e contratti digitali: eliminando gradualmente la carta, le imprese di tutto il mondo stanno cercando di diventare più digitali. In questo senso, la trasformazione digitale contribuisce sia a proteggere l’ambiente sia ad accelerare le interazioni e l’elaborazione aziendale.

Trasporto e consegna sostenibili

L’espansione dell’e-commerce e dello shopping online negli ultimi anni ha attribuito enorme importanza strategica alla “consegna dell’ultimo miglio” (“last mile delivery”). L’aumento degli acquisti online e delle consegne a domicilio, l’utilizzo di tecniche di consegna convenzionali e le emissioni dei veicoli usati per il trasporto di prodotti e documenti impattano largamente sulla società, l’economia e l’ambiente. In questo caso, per ridurre la carbon footprint (anche quella che deriva dalle bolle di accompagnamento e dal recapito di documenti cartacei spediti via posta) senza danneggiare la redditività, le aziende possono adottare soluzioni di consegna sostenibili, come l’uso di biciclette e biciclette elettriche, fonti di energia rinnovabile, ottimizzazione del percorso e materiali di imballaggio riciclabili e biodegradabili.

In particolare, la digitalizzazione può contribuire a ridurre il numero di veicoli sulla strada, il consumo di carburante e le emissioni, fornendo le informazioni necessarie a pianificare i percorsi di consegna utilizzando strumenti come GPS, software di ottimizzazione del percorso e dati sul traffico in tempo reale.

Le aziende stanno inoltre esplorando opzioni di trasporto ecologiche, compresi i veicoli elettrici. L’adozione di fonti di carburante alternative e l’investimento nella logistica verde – la gestione sostenibile degli approvvigionamenti, degli acquisti e delle vendite dal punto di vista ambientale – non solo riducono le emissioni di carbonio, ma rappresentano anche un’opportunità per migliorare l’immagine del proprio brand mostrando attraverso azioni dirette il proprio impegno per l’ambiente.

L’implementazione di strumenti digitali come le piattaforme di pubblicazione online, la progettazione di flussi di lavoro digitali e l’implementazione di sistemi di gestione dei documenti elettronici può eliminare la necessità sia della stampa fisica sia del trasporto (venendo meno l’esigenza di recapito di documenti stampati, si riduce lo spreco di carta e la produzione di emissioni di carbonio). Inoltre, la digitalizzazione consente la collaborazione da remoto, limitando di fatto la necessità di spostamenti, il ché contribuisce a ridurre le emissioni di carbonio.

Possiamo quindi affermare che la digitalizzazione dei documenti cartacei (la loro trasformazione in formato elettronico attraverso operazioni di scansione e la loro creazione in digitale) offre opportunità significative per ridurre la carbon footprint nel processo di distribuzione e consegna.

Adottando soluzioni digitali, le organizzazioni possono semplificare le proprie operazioni, ottimizzare l’efficienza e ridurre al minimo il consumo di risorse non necessarie. Se attraverso l’adozione delle tecnologie digitali, le organizzazioni sono in grado di ottenere una sostanziale riduzione della loro carbon footprint, favorendo la sostenibilità e la responsabilità ambientale, possono anche comunicare in modo efficace la propria posizione su tematiche legate alla responsabilità sociale ed ESG.

Responsabilità sociale e comunicazione su tematiche ESG

Accanto alla sostenibilità ambientale, le aziende stanno sempre più riconoscendo l’importanza di affrontare in modo diretto e trasparente temi di responsabilità sociale, rivolgendosi sia ai propri stakeholder sia ai consumatori. Integrando queste preoccupazioni nelle loro pratiche commerciali, le organizzazioni possono favorire un cambiamento positivo. Connettendosi attraverso nuovi canali di comunicazione con i propri clienti a un livello più profondo possono veicolare estesamente e capillarmente i loro valori ESG.

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Responsabilità sociale: trasparenza e approvvigionamento etico

Le aziende sono sempre più trasparenti riguardo alle pratiche di approvvigionamento adottate e garantiscono che i loro fornitori aderiscano agli standard etici di cui si fanno promotrici. E sostenendo l’approvvigionamento etico, le aziende mirano a creare fiducia in consumatori sempre più consapevoli dell’impatto sociale dei loro acquisti. Allo stesso modo, le organizzazioni tendono a promuovere attivamente la diversità e l’inclusione all’interno della loro forza lavoro e nelle posizioni di leadership. Grazie a una più varia gamma di prospettive ed esperienze, le aziende non solo creano un ambiente inclusivo, ma possono contare su un ampio pool di talenti, con il risultato di riuscire a comprendere meglio le esigenze di diversi segmenti di clienti.

Fidelizzare i clienti grazie alla comunicazione dei criteri ESG

Con l’aumento dell’interesse pubblico e della domanda di prodotti e servizi sostenibili e socialmente responsabili, le aziende dovranno stabilire canali di comunicazione privilegiati con i propri clienti su questioni ESG. Condividendo in modo proattivo le proprie iniziative e i propri progressi in materia di sostenibilità, le aziende hanno ulteriori possibilità di interagire con il proprio pubblico, creare fedeltà al brand e differenziarsi sul mercato.

Per condividere i loro sforzi, mostrare storie di successo e impegnarsi in conversazioni significative con il loro target di riferimento, possono sfruttare le piattaforme dei social media e le sezioni dedicate sui loro siti web. Collaborando con organizzazioni ambientali e sociali, possono amplificare i loro sforzi e creare iniziative di grande impatto che risuonano più profondamente con la sensibilità dei loro clienti.

Strumenti interattivi che creano e distribuiscono comunicazioni personalizzate possono stabilire un dialogo diretto e al contempo accogliere feedback e suggerimenti, concorrendo a creare un percepito di autenticità e affidabilità, che alimenta sentimenti di fiducia.

Di fronte alla crescente consapevolezza della sostenibilità ambientale, le aziende stanno adottando misure proattive per ridurre al minimo le emissioni, limitare significativamente la loro carbon footprint e abbracciare questioni di responsabilità sociale. Adottando pratiche sostenibili, ottimizzando le operazioni ad alta intensità di carbonio e impegnandosi in canali di comunicazione privilegiati con i clienti, le aziende possono avere un impatto positivo e costruire allo stesso tempo solide relazioni con il proprio pubblico. Questo impegno per la responsabilità ambientale e sociale non solo è in linea con i principi etici, ma funge anche da vantaggio competitivo in un mercato di consumatori sempre più attenti.