Articolo aggiornato al 28/04/2022

Introduzione sui vantaggi della comunicazione integrata

Quali sono i vantaggi della comunicazione integrata nelle SGR? Parlare di risparmio gestito e di social network, fino a qualche anno fa significava parlare di pura fantascienza, poiché i due mondi apparivano in un certo senso incompatibili. Da un lato, un settore come quello della finanza decisamente tecnico, serioso e decisamente complesso, dall’altro lato le piattaforme social, uno strumento “innovativo” che rivoluziona la comunicazione delle aziende, non solo eliminando la distanza con i clienti, ma anche semplificando le informazioni e rompendo quel muro di inconoscibilità.

Quello a cui invece si è assisto è un lento, ma inesorabile avvicinamento di queste due realtà. Infatti, sebbene l’intermediazione finanziaria sia stata tra gli ultimi ambiti ad applicare i nuovi strumenti digitali alle proprie strategie di comunicazione, ormai tutte le grandi realtà societarie non possono più fare a meno. Infatti, abbiamo già parlato di best practice per le SGR del futuro e digital markerting all’interno delle società di gestione del risparmio.

 

New call-to-action

 

Una società irreversibilmente social

Tutti sono su almeno un social network. Sembra una frase fatta, ma in realtà è proprio così. 

In particolare, risulta che circa 51 milioni gli italiani hanno accesso ad internet, ossia più di 9 su 10. E il numero è in costante aumento. A questo si accompagna la grande diffusione dei social network, che sono diventati parte integrante delle abitudini quotidiane degli italiani. Non sorprende che si registri una forte crescita di utenti sulle piattaforme social, che ora sono 43 milioni (fonte: hootsuite.com).

Inoltre, ad aumentare non sono solo il numero di accessi, ma anche il tempo che mediamente si passa connessi.

Risulta, infatti, che gli italiani trascorrono online circa 6 ore al giorno e un terzo di questo tempo viene speso proprio su una piattaforma social. Inoltre, è emerso che in Italia la maggior parte degli utenti sono utenti mobile, nel senso che navigano, scaricano, interagiscono usando preferibilmente uno smartphone. In Italia il numero degli smartphone risulta essere superiore a quello degli abitanti: circa 80 milioni di devices mobile per 60 milioni di popolazione (fonte: ansa.it). Tra l’altro questi utenti restano connessi ad un telefonino per oltre 2 ore al giorno, cioè per più di un terzo del tempo totale in cui sono online.

 

New call-to-action

 

Il lato social del risparmio gestito: i vantaggi della comunicazione integrata

Quali sono i vantaggi della comunicazione integrata? Di seguito elenchiamo i 4 principali motivi per i quali le società di gestione del risparmio dovrebbero investire nella comunicazione social.

1. La platea si allarga

Visti i dati di cui sopra, appare chiara una cosa: integrare la propria strategia di comunicazione con una strategia social è fondamentale, perché significa estendere notevolmente la platea di clienti a cui rivolgere le proprie comunicazioni. In secondo luogo, utilizzare i social permette di arricchire e differenziare il proprio portafoglio clienti.

I social, infatti, sono un prezioso strumento per intercettare le fasce più giovani della popolazione che, tra l’altro, appaiono essere le generazioni più digitalmente avanzate ed interessate ad investimenti di capitale a volte anche rischiosi.

Non solo. Stante a quanto è emerso da una ricerca condotta dall’Istituto Demia per Assogestioni, condivisa poi in occasione del Salone del Risparmio, sembrerebbe che un risparmiatore europeo su tre sia disposto ad investire e comprare dei prodotti finanziari sulle principali piattaforme digitali (Facebook, Apple, Microsoft, Google e Amazon). Tale disponibilità va ad aumentare al diminuire dell’età: nel caso dei Millennials (18-34 anni) sale al 39% mentre si attesta intorno al 34% per la generazione Y (35-54 anni).

A questo si aggiunge, coerentemente con quanto detto sopra, che il 54% degli stessi Millenials ritiene che per gestire i propri risparmi sia sufficiente utilizzare uno smartphone.

Dunque, ogni società di gestione del risparmio, se vuole effettivamente catturare l’attenzione degli investitori più giovani e convincerli ad investire le loro risorse finanziarie deve necessariamente iniziare a presidiare i social e immaginare dei contenuti che siano effettivamente mobile-friendly.

Una mossa del genere, d’altro canto, non è cosa da poco, se si calcola che il mercato potenziale di risparmiatori europei pronti a rispondere ad offerte digitali di risparmio gestito interessa circa 55 milioni di persone tra i 18 e i 54 anni.

Quanto detto vale anche quando si parla di educazione finanziaria. L’82% degli italiani (con larga maggioranza di generazione Y e Z), si è dichiarato favorevole ad un programma di avvicinamento al mondo del risparmio e degli investimenti, che proprio le grandi società di gestione possono fornire tramite i social (fonte: financialounge.com).

2. Educazione finanziaria reale 

Il tema dell’educazione finanziaria è senza dubbio di grande attualità in Italia. Nonostante il sopracitato parere favorevole degli italiani in merito, il nostro Paese risulta infatti essere il fanalino di coda in Europa quando si parla di financial literacy. Secondo il report “L’alfabetizzazione finanziaria degli italiani: i risultati dell’indagine della Banca d’Italia“, è emerso che l’Italia, ha un valore di alfabetizzazione di 11,2. Risultato lievemente sotto la media, 12,7.

Ecco allora che i social possono intervenire anche in questo senso. Le società di gestione del risparmio ed in generale i principali intermediari finanziari possono diventare creatori di contenuti informativi utilizzando i propri canali di comunicazione istituzionali. Così facendo, si possono trattare temi finanziari con un linguaggio ingaggiante e con strumenti innovativi, senza però abbassare il livello qualitativo delle informazioni.

In altre parole, significa che i social (se ben utilizzati) sono capaci di rendere l’educazione finanziaria più efficace e far percepire il mondo degli investimenti e del risparmio gestito come più accessibile e rilevante. Anche perché, a ben vedere, non si farebbe altro che andare incontro a quello che sono già le normali abitudini dei clienti-utenti più giovani. Questi ultimi, infatti, sono soliti utilizzare più di una piattaforma per cercare soluzioni d’investimento e si servono di tutti gli strumenti digitali messi a loro disposizione per migliorare la comprensione dei processi finanziari e il loro livello di benessere.

Tra l’altro, aumentare la consapevolezza dei propri clienti permette di far sentire gli stessi maggiormente coinvolti nei processi di scelta e di investimento e questo è fondamentale, considerato che i clienti stanno diventando sempre più prosumer, ovvero soggetti che vogliono prendere parte al processo di creazione, vendita o diffusione di un prodotto o un servizio.

3. Migliore personalizzazione

Tra i vantaggi della comunicazione integrata troviamo la personalizzazione. Le piattaforme social sono l’ideale per dare ai clienti quello che cercano: una customer experience personalizzata.

La personalizzazione è una realtà imprescindibile per tutti i business, compreso quello del risparmio gestito. Si prevede, infatti, che nel futuro prossimo, aumenteranno le soluzioni digitali, di investimento e di customer experience fortemente personalizzate così da soddisfare al meglio i bisogni e le aspettative di tutti, prevedendo eventualmente anche la possibilità di gestire direttamente (e, magari, dallo smartphone) le proprie risorse economiche.

Tra l’altro, la personalizzazione sui social è ancora più semplice per due motivi:

  1. stando su queste piattaforme, le società di gestione del risparmio hanno la preziosa opportunità di conoscere meglio il target, potendo analizzare proprio le conversazioni relative al risparmio. Una cosa simile è stata fatta qualche anno fa per una ricerca relativa al rapporto tra risparmio gestito e social network svolta da Blogmeter, in vista del Salone del Risparmio di Milano. Per l’occasione, furono monitorati ben 17mila messaggi relativi al risparmio gestito per un totale di 6.800 autori unici. Da questo si capisce che Facebook, Linkedin, Twitter e tutti gli altri social offrono un incredibile bacino di dati, che aspettano solo di essere raccolti ed interpretati efficacemente (fonte: Blogmeter).
  2. nuove tecnologie: la principale, in questo senso, è l’Intelligenza Artificiale. Essa, infatti, può essere sfruttata per dotarsi di chatbot intelligenti, capaci di imparare dal comportamento degli utenti e di soddisfare o addirittura anticipare i bisogni degli stessi. Si può persino arrivare ai robo-advisor, ossia una nuova generazione di consulenti finanziari, che richiedono un basso livello di contributo umano poiché prevedono l’automatizzazione del processo di investimento potendo così offrire ad una platea sempre più vasta soluzioni a costi accessibili di elevata qualità e personalizzazione. Ovviamente, in quest’ultimo caso si esce dal territorio dei social in senso stretto, ma si rimane pur sempre nel contesto di piattaforme digital in generale.

4. Social significa una miglior Customer Experience 

In aggiunta a tutto questo, l’uso dei social da parte delle società di gestione del risparmio contribuisce a fornire al cliente-utente una migliore customer experience. I vantaggi della comunicazione integrata riconducono alla personalizzazione, ma non solo.

Presidiare i social significa soprattutto ridurre il distacco che c’è tra la società e i consumatori. Questi ultimi, infatti, possono in ogni momento rivolgersi direttamente al proprio consulente per avere un’informazione o porre un quesito ed essere sicuri di ricevere comunque una risposta.

Non è scontato se si pensa che l’intera industria del risparmio gestito si basa sulla fiducia nei confronti degli intermediari. Un consulente sempre disponibile e reperibile, che ascolta i bisogni specifici ed è in grado di fornirti consigli personalizzati: cos’altro ci vuole per definire la propria customer experience come memorabile?

Dopo tutto questo, una domanda resta: ad una società di gestione del risparmio, di fatto, conviene comunicare attraverso i social network? La risposta è sì: coltivare le proprie relazioni professionali sui social permette ai consulenti finanziari di aumentare notevolmente le risorse in gestione.