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Quali sono i migliori strumenti per la raccolta fondi online?

raccolta fondi online

Nella nuova normalità in continua via di definizione che la pandemia ha imposto, la sfida più comune che le organizzazioni non profit devono affrontare oggi è la capacità di rilanciare investimenti sufficienti annoverando tra le proprie tecniche anche quelle sviluppate per la raccolta fondi online.

In un recente passato le attività di fundraising consistevano principalmente nel chiedere donazioni attraverso la raccolta “di persona”, come nel porta-a-porta. Negli ultimi venti anni, tuttavia, sono emerse nuove forme, legate alla diffusione di massa delle tecnologie digitali, che stanno trasformando le strategie di raccolta fondi: integrando compiutamente il digitale e diversificando il proprio approccio in direzione di una sempre più articolata omnicanalità.

Sebbene la raccolta fondi si riferisca tipicamente agli sforzi per raccogliere denaro per organizzazioni senza scopo di lucro, a volte viene utilizzata anche per indicare investitori o altre fonti di capitale per imprese a scopo di lucro. In questo articolo ci occuperemo esclusivamente del primo caso, quello che riguarda il mondo no-profit. Delle organizzazioni senza scopo di lucro, con particolare riferimento a quelle impegnate nella ricerca medica e del ruolo fondamentale che hanno giocato nell’anno appena trascorso, abbiamo parlato qui.

 

INFOGRAFICA – Charity e no profit: le nuove sfide e come rispondere

 

Cos’è la raccolta fondi: definizione giuridica e dimensione relazionale

Nell’ordinamento italiano la raccolta fondi viene definita nell’art. 7 del Codice del Terzo Settore come: “il complesso delle attività ed iniziative realizzate da un Ente del Terzo settore, anche in forma organizzata e continuativa, al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale. Il finanziamento delle attività di interesse generale può avvenire attraverso diverse modalità come a titolo esemplificativo la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva.”

Con l’espressione raccolta di fondi (“fundraising” in inglese) si intende dunque l’insieme delle attività di ricerca e raccolta di contributi finanziari volontari. Si tratta di un processo che può diventare anche molto complesso, articolandosi su diversi canali, e che può coinvolgere individui, aziende, fondazioni di beneficenza o agenzie governative. Per riuscire a raggiungere e convincere nel tempo diversi donatori, ogni attività di fundraising deve essere attentamente pianificata e deve essere realizzata avendo ben presente, oltre a cause più urgenti, anche obiettivi di medio e lungo periodo. Nel caso della crisi provocata dalla pandemia gli strumenti digitali hanno costituito degli asset formidabili per consentire la raccolta fondi on line e dare così continuità allo svolgimento dei servizi, anche da remoto.

 

I donatori: i mercati di riferimento della raccolta fondi

I differenti mercati della raccolta fondi si distinguono sulla base dei corrispondenti “bacini” di donatori. Di seguito i principali:

 

Importanza delle relazioni per la raccolta fondi online

Il sito italianonprofit.it dà particolare rilevanza all’aspetto relazionale delle iniziative di fundraising, ponendo un forte accento sull’importanza di instaurare con gli eventuali donatori rapporti solidi e continui. Come abbiamo accennato in un paragrafo precedente, sono proprio queste relazioni che permettono infatti di attivare le risorse necessarie a realizzare gli obiettivi dell’organizzazione non profit. Gli enti del Terzo Settore funzionano allora come intermediari nella relazione fra l’ente e il donatore e permettono di attivare le risorse necessarie: denaro, tempo, beni, servizi, idee, relazioni, competenze, ecc.

Riuscire a creare un legame duraturo è quindi il modo più efficace per motivare persone, enti o imprese. D’altra parte, per coinvolgere ogni specifico donatore, in un determinato contesto e all’interno di date circostanze, è necessario utilizzare lo strumento più appropriato.

 

Gli strumenti del fundraising: dagli eventi alla raccolta fondi online

Il fundraising, non si consiste, evidentemente, solo nella tradizionale colletta (raccolta di donazioni di più persone) ma costituisce un complesso di iniziative che possono essere progettate e realizzate a seconda di ciascuno dei mercati che abbiamo individuato in un precedente paragrafo. Le modalità con cui è possibile raccogliere fondi sono, oggi, ancora più varie che in passato: la diffusione delle tecnologie digitali ha infatti contribuito moltissimo ad ampliare tecniche e metodi. Quali sono gli strumenti della raccolta fondi? Di seguito segnaliamo i principali, divisi tra strumenti tradizionali e strumenti digitali.

 

La raccolta fondi prima di Internet: gli strumenti tradizionali

 

La raccolta fondi on line: gli strumenti digitali

La raccolta di fondi online (anche chiamata digital fundraising ) si articola attraverso l’uso di diversi strumenti digitali. Si sta affermando sempre più per una serie di motivi: la diffusione dei social network, la maggiore sicurezza dei pagamenti online, per effetto della pandemia. È una modalità che sfrutta in modo sempre più esteso e puntuale la tecnologia mobile.

Il fundraiser si trova così in una situazione sicuramente più stratificata ma decisamente promettente, in cui si rende inevitabile: rivedere i criteri di profilazione, ottimizzare il funnel attraverso il quale avvengono le donazioni e ottimizzare i flussi di comunicazione con i donatori, potenziali e già acquisiti.

Sono strumenti di raccolta fondi on line:

Un discorso a parte va fatto per video marketing e smart content marketingche non sono tanto semplici strumenti quanto piuttosto veri e propri sistemi di creazione e distribuzione di contenuti altamente profilatiEntrambi possono contribuire ad arricchire di potenzialità la “cassetta degli attrezzi” del digital marketer che operi in organizzazioni no profit. 

 

Video marketing

Si conferma una delle risorse più utilizzate all’interno della content strategy di brand e istituzioni. Proprio grazie alla sua eccezionale capacità di penetrazione il video continua ad essere fruito in modo continuativo da un gran numero di utenti, che lo integrano nella loro personale narraziondi supporto alla causa. video personalizzati, in particolare, se parliamo di raccolta fondi on linehanno assunto in questo 2020 funestato dalla pandemia un ruolo di primo piano, che sembrano destinati a mantenere nella “nuova normalità” in evoluzione
Un esempio? I video personalizzatiDoxee Pvideo® hanno un eccezionale potenziale comunicativo che può essere messo al servizio dei bisogni degli enti del terzo settore, sia che si tratti di facilitare le conversioni (per esempio lungo il funnel della raccolta fondi), sia che si tratti di offrire storie coinvolgenti per il singolo destinatario. Si tratta di video unici perché composti da scene selezionate in base ai dati di ogni singolo destinatario, ricche di testi e banner personalizzati, immagini scelte ad-hoc, voce personalizzata grazie al text-to-speech e alla libreria audio.

 

Smart Content Marketing

Smart Content Marketing, siti e piattaforme dedicate, particolarmente utili perché: 

Tra le soluzioni più evolute oggi disponibili, DoxeePweb® è il prodotto dedicato alla produzione e distribuzione di micro-siti personalizzati che presentano a ciascun utente un contenuto web interattivo e altamente personalizzato, supportandolo in multi-canalitàDoxee Pweb® unisce la flessibilità e l’interattività di una pagina web alle capacità di coinvolgimento di un contenuto personalizzato, massimizzando i tassi di conversione e fornendo ai clienti pagine informative e ispirazionali e pagine transazionali (spesso landing page) in cui effettuare con pochi rapidi click le operazioni per effettuare la donazione.  

 

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2020: gli effetti della pandemia sulla raccolta fondi online

Un recente report che riguarda gli effetti della pandemia sulla raccolta fondi del comparto no profit prodotto dalla EFA (European Fundraising Association, efa-net.eu)traccia un quadro di luci e ombre: se da un lato le organizzazioni no profit sono state duramente colpite dalla pandemia – più di sei intervistati su dieci prevedono che le proprie entrate nel 2020 saranno inferiori a quelle previste – dall’altro è aumentato considerevolmente l’utilizzo di strumenti digitali per raccogliere fondi, interagire con i sostenitori e fornire servizi.

Se più di un terzo degli intervistati riferisce che complessivamente i proventi dalle donazioni sono diminuiti durante la pandemia (lo sostiene il 70% degli intervistati italiani)  e che la capacità strutturale è stata ridotta (con calo del personale o dei volontari), più della metà degli enti ha potuto proseguire l’attività grazie alle nuove modalità di offerta online.

Quasi la metà degli intervistati (47%) ha segnalato un aumento del denaro donato online – dato particolarmente evidente in Italia (58%), Germania (56%) e Francia (53%).

I primi tre problemi segnalati per gravità e complessità dagli intervistati sono stati: gli ostacoli nella raccolta di fondi sufficienti, la difficoltà nell’acquisire nuovi donatori e gli impedimenti nel fidelizzare e coinvolgere i sostenitori effettivi. Proprio grazie allo sviluppo di strumenti online, distribuiti tramite diversi canali digitali, l’approccio nell’erogazione del servizio è cambiato per la larghissima maggioranza delle organizzazioni no profit tanto che solo il 14% afferma di non aver apportato alcuna modifica nella fornitura dei servizi.

Per quanto riguarda le prospettive future del comparto no profit, solo un intervistato su dieci ha dichiarato che la strategia messa in atto dal suo ente probabilmente rimarrà la stessa. Gli altri 9 hanno invece riconosciuto l’utilità del digital fundraising e il ruolo prezioso giocato durante la crisi dagli strumenti digitali della raccolta fondi online.

 

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