Le tecnologie di Cloud Computing sono ormai irrinunciabili nella “vita online” dei singoli ma anche – e a maggior ragione – nei processi di business delle aziende di tutti i comparti industriali. Sono fondamentali sia per le big companies che per le start-up, sia per i privati che per le amministrazioni del settore pubblico, ed in questo articolo esporremo tutti i principali vantaggi del Cloud Computing.

Descritto nella maniera più semplice e immediata, il cloud è la distribuzione tramite la rete internet di servizi essenziali come server, database e software. Un fornitore, insomma, rende disponibile ai suoi utenti, in modalità on-demand, servizi di archiviazione, elaborazione e trasmissione dei dati.

Per scendere ancora più nel concreto: in passato, per utilizzare programmi o applicazioni, era necessario avere dei software caricati sul proprio computer o in un server fisico nello stesso edificio della propria azienda. Grazie ai vantaggi dati dal Cloud Computing questa necessità (e questi costi, di conseguenza) viene meno e si può accedere agli stessi programmi da remoto, grazie ad internet.

Già si possono intuire i vantaggi di questo tipo di tecnologia; vantaggi che impattano su diversi versanti e sono – soprattutto – molto tangibili, variegati e significativi. Dalla riduzione dei costi all’aumento delle prestazioni. Dalla scalabilità, fino all’affidabilità e alla sicurezza.

Nel proseguo di questo articolo individueremo e approfondiremo i più importanti e ne isoleremo, in particolare, i cinque che ci paiono più decisivi.

Ma prima ci concentreremo brevemente sulla storia del cloud computing; un rapido tuffo nel passato che ci aiuterà a mettere a fuoco le principali caratteristiche di questa tecnologia, che restano significative anche per il presente e senza dubbio per il futuro.

 

L’antica nascita del cloud

In pochi sanno che l’idea del Cloud Computing è “antica” quanto l’idea stessa del World Wide Web. Pare che l’embrione di questa idea rivoluzionaria nacque nella mente di Joseph Robnett Licklider, il geniale direttore della sezione informatica di Arpa, l’agenzia federale statunitense a cui si deve la creazione di Arpanet, il primo antenato della moderna rete internet, quella che ha cambiato le vite di tutti noi, ma anche le dinamiche dell’economia globale e delle società di conseguenza.

Come spesso accade con le tecnologie destinate a rivoluzionare il mondo, c’è una prima fase in cui l’idea del cloud viene quasi “parcheggiata”, resta – per così dire – “dormiente” per due o tre decenni. Questo fino al 1999, con l’avvento di saleforce.com. Questo sito web, infatti, fu il primo a rendere disponibili delle applicazioni software, senza la necessità di doverle scaricare sui singoli hardware.

Questa trovata pionieristica venne notata, accrebbe il suo successo e iniziò a fare il giro del mondo fino a che, nel 2002, venne lanciato Amazon Web Services, la prima vera piattaforma di Cloud Computing, del tutto simile a quelle che conosciamo oggi… ma ancora non si chiamava “Cloud”.

Per l’invenzione del nome (con l’efficace riferimento alla metafora della “nuvola”), dobbiamo infatti aspettare il 2006 e l’allora CEO di Google, Eric Schmidt, che durante una conferenza (il 9 agosto) pronunciò queste parole: “C’è un nuovo modello emergente. E credo che la gente non si sia ancora accorta di quanto enorme sia questa opportunità, che parte dalla premessa che l’architettura e i servizi relativi ai dati possano essere ospitati su dei server. Noi chiamiamo tutto questo ‘cloud computing’; perché può essere ospitato in una ‘nuvola’, che esiste da qualche parte” (a riguardo si veda questo articolo del nostro blog, in cui ci siamo dilungati, appunto, sulla nascita del cloud computing e sulla sua intricata storia).

A dire il vero, c’è anche chi sostiene che questo nome venne coniato dieci anni prima, all’interno del quartier generale della Compaq Computer.

Insomma, c’è di che divertirsi per gli storici o gli amanti dell’investigazione. A noi, invece, interessa concentrarci qui sul presente, più che sul passato. Per questo, di seguito, analizzeremo i più importanti vantaggi che il cloud computing può offrire a qualsiasi tipo di business. Come anticipato, individueremo i cinque principali e che ci paiono i più decisivi.

 

1. Riduzione dei costi (e aumento dell’efficienza)

Questo primo punto è anche il più intuitivo. Le aziende che utilizzano sistemi cloud riducono enormemente le spese relative all’acquisto di hardware e software. Non sono più costrette ad acquistare server e data center locali, che richiedono personale specializzato nella gestione e nella manutenzione, che occupano spazio fisico e che consumano elettricità 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per l’alimentazione e il raffreddamento.

Inoltre, grazie al cloud computing, si eliminano quasi totalmente i problemi di inefficienza relativi ai cosiddetti “downtime”, un termine che identifica i periodi in cui un sistema informatico non è operativo, per via di guasti, manutenzione o altre cause. Registrare downtime in un ecosistema cloud è un fatto davvero molto raro (e lo è sempre di più, con l’avanzare della tecnologia). Poi c’è l’incremento delle prestazioni dei device aziendali (di questo parleremo nello specifico nel punto 3).

 

2. Scalabilità

Il successo e l’enorme diffusione del cloud derivano, in primis, da un problema e dal fatto che questo tipo di tecnologia può risolverlo come nessun altro. È il problema della scalabilità.

Nell’ecosistema produttivo molto dinamico in cui viviamo, ad esempio, non sono rari i casi di piccole start-up che si ritrovano, nel giro di poco tempo, a ingrandirsi sull’onda di un rapido successo. Un successo che, però, può essere presto soffocato se le infrastrutture utilizzate non sono scalabili e non permettono di aumentare l’operatività assai rapidamente.

L’elasticità dei sistemi di cloud computing è perfetta per ovviare a queste problematiche. Si possono, infatti, gestire servizi e capacità di calcolo on-demand, ampliando la propria infrastruttura in tempistiche assai brevi. Allo stesso tempo, ove necessario, questa “infrastruttura” può ritornare ad essere più contenuta, senza drammi relativi agli investimenti passati, con la massima flessibilità. Poi ci sono gli enormi vantaggi che possono derivare da una gestione in out-source di diversi comparti.

Insomma, la scalabilità è uno dei principali vantaggi Cloud del Computing.

Non a caso, i sistemi cloud di Doxee sono stati inseriti nei report di Gartner, Forrester e Madison Advisor proprio per la loro grande flessibilità e scalabilità, che assicurano alta produttività e l’ottimizzazione dei costi di IT.

 

3. Prestazioni

Un singolo data center aziendale, nella stragrande maggioranza dei casi, non può competere con la rete di data center forniti da aziende specializzate, come Doxee. In termini di sicurezza (e ci torneremo a breve), ma anche in termini di prestazioni, velocità ed efficienza.

Innanzitutto, dal momento che quasi tutti i servizi sono forniti in modalità on-demand, si possono avere a disposizione enormi quantità di risorse di calcolo in poco tempo, e con grande facilità e flessibilità, senza investimenti onerosi.

Contemporaneamente, ospitando piattaforme, software e database in remoto, i servizi cloud permettono di liberare memoria e potenza computazionale sui singoli computer della propria azienda. L’evidente conseguenza è, appunto, il deciso miglioramento delle prestazioni.

 

4. Produttività, in ottica omnichannel

Il cloud computing, innanzitutto, riduce drasticamente alcune perdite di tempo: quelle relative all’assemblaggio e all’organizzazione dei data center locali, con le diverse configurazioni hardware e software, e tutta una serie di azioni di routine nell’ambito IT.

Tutto questo è affidato all’esterno (ma senza aumenti di costi; anzi, come abbiamo visto nel primo punto, è vero il contrario). Affidarsi a fornitori di servizi Cloud, inoltre, permette di sfruttare know-how consolidati, preziosi per rendere le proprie infrastrutture il più possibile su misura del proprio business.

C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare; che è anzi sempre più importante: i vantaggi del Cloud Computing permettono un facile accesso ai dati e alle piattaforme aziendali con tutti i tipi di device, dal classico desktop fino ai dispositivi mobile, che sempre più stanno diventando indispensabili strumenti di lavoro.

Certo, questo tipo di servizi (e di relative interfacce) vanno disegnati nella maniera più chiara ed efficace, in un’ottica – appunto – omnichannel.

 

5. Affidabilità e sicurezza

In quest’ultimo punto, centrale e delicato, riuniamo due versanti diversi ma che sono in stretto contatto.

Sul fronte dell’affidabilità i vantaggi del cloud sono intuitivi e immediati. Pensiamo all’enorme rischio della perdita di dati: con l’archiviazione in cloud questo rischio, sostanzialmente, cessa di esistere. Tutti i dati sono sempre disponibili, anche in caso di guasti dei device aziendali. Inoltre, i fornitori di servizi cloud più seri e affidabili hanno delle procedure di recupero dati pensate per ogni tipo di scenario di emergenza.

Anche sul fronte della cyber security i provider di servizi cloud possono garantire un livello di attenzione imparagonabile a sistemi di archiviazione e condivisioni interni all’azienda.

Nel nostro attuale ecosistema può bastare un solo attacco hacker, una sola grave perdita di dati per compromettere le revenue di una company, l’immagine di un brand, e dunque la loyalty dei suoi clienti.

Si tratta insomma di rischi che, in nessun caso, si possono correre e i provider di servizi cloud sono dotati di standard di sicurezza difficilmente raggiungibili dalla singola company e – naturalmente – in costante e continuo aggiornamento.

 

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